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14.07.2023 - Plusvalenze e minusvalenze sulle cripto attività

Per effetto della modifica introdotta dalla legge di bilancio per il 2023, ora costituiscono redditi diversi, le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso, cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività, comunque denominata, archiviata o negoziata elettronicamente su tecnologie di registri distribuiti o tecnologie equivalenti, non inferiori complessivamente a 2.000 euro nel periodo di imposta. Le plusvalenze sono costituite dalla differenza tra il corrispettivo percepito ovvero il valore normale delle cripto-attività permutate e il costo o il valore di acquisto.

La norma stabilisce che non è fiscalmente rilevante la permuta effettuata tra cripto-attività aventi medesime caratteristiche e funzioni; ad esempio non rileva lo scambio tra valute virtuali, mentre ne ha l'utilizzo una cripto attività per l'acquisto di un bene o un servizio o di una altra tipologia di cripto-attività (ad esempio utilizzo di una cripto valuta per acquistare un NFT) o la conversione di una cripto valuta in euro o in valuta estera.

La disposizione prevede una norma transitoria per consentire l'utilizzo di minusvalenze relative ad operazioni aventi ad oggetto cripto-attività già realizzate alla data in vigore della presente disposizione (1.1.2023), consentendone la deduzione dalle plusvalenze ai sensi dell'articolo 68 comma 5 del Tuir.

Al fine di evitare l'emergere di fenomeni impositivi per importi non rilevanti (e generalmente attribuibili a operazioni ricorrenti di modico valore, come ad esempio nel caso di utilizzo di cripto attività nel settore del gaming), è stata prevista una soglia di esclusione da imposizione pari a euro 2.000 per anno d'imposta. Conseguentemente, si consente la riportabilità in avanti delle minusvalenze solo se di importi superiori a euro 2.000.

Si ricorda che l'imposta sostitutiva è pari al 26% dei compensi e delle plusvalenze realizzate

Quali documenti esibire per la dichiarazione dei redditi?

  • documenti che attestino il valore di acquisto delle cripto attività acquistate. La norma sulla regolarizzazione è {*}l'occasione per mettere ordine nella documentazione;
  • documenti che attestino il valore di vendita delle cripto attività vendute;
  • bonifici (o documento analogo) attestanti la provenienza delle somme impiegate per l'acquisto delle cripto attività.

Importante!

E' possibile che il legislatore provveda in merito, ma per evitare di dover modificare il modello 730 nel mese di novembre perché le cripto attività hanno prodotto dei redditi, per l'anno 2024 è opportuna, anzi consigliata la contemporanea preparazione dei documenti per il modello 730 e per la dichiarazione redditi, dove, presumibilmente verranno esposti ancora i valori delle attività possedute all'estero e verrà calcolata l'IVAFE, già dovuta per i conti correnti esteri, ma dal 2023 applicabile anche alle cripto attività.


Per informazioni, assistenza e consulenza personalizzata contattaci a Trezzo sull'Adda (Milano), vicino ad Expert e Colombo Impianti.

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