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08.01.2013 - Locazioni: risparmiare imposte con la cedolare secca
Oggi molti i giornali parlano di tassazione sui contratti di locazione che, fra valore delle rendite catastali, maggiorazioni Imu, Irpef ed addizionali regionali può toccare livelli molto alti.
In quasi tutti gli articoli viene citata una forma di tassazione che, per molti proprietari di immobili, può rivelarsi molto conveniente: si tratta della cedolare secca, nota anche come tassa piatta.
Introdotta nel 2011 è un’imposta che va a sostituire quelle dovute sulle locazioni (articolo 3 del dlgs 23/2011).
E’ un regime facoltativo e si applica in alternativa a quello ordinario.
La cedolare secca sostituisce:
l’Irpef e le relative addizionali;
l’imposta di registro;
l’imposta di bollo;
l’imposta di registro sulle risoluzioni e proroghe del contratto di locazione;
l’imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e proroghe del contratto.
L’Agenzia delle Entrate, da tempo, sul canale Youtube ha proposto dei video che ne chiariscono le modalità operative e registrazioni.
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