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Si chiede di sapere se, considerata la perdurante discesa dell'indice FOI, è consentita, al pari delle variazioni positive che comportano un innalzamento della quota periodica, una riduzione del canone?
L'utente non si esprime sulla natura del contratto di locazione, per cui distinguiamo due casi
LOCAZIONI ABITATIVE
Disciplinate dalla legge 431/1998.
La legge non detta alcuna regola riguardo all'adeguamento ISTAT. In assenza di disposizioni normative è tutto rimesso agli accordi delle parti. Per cui, se le parti decidono di adeguare il canone di locazione all'indice ISTAT dovranno specificarlo all'interno del contratto, inserendo anche una clausola volta a regolare il caso di andamento negativo ISTAT.
LOCAZIONI NON ABITATIVE
Disciplinate dalla legge 392/1978.
Questa legge, nella parte applicata alle locazioni diverse da abitazione, all'articolo 32 stabilisce che Le parti possono convenire che il canone di locazione sia aggiornato annualmente su richiesta del locatore per eventuali variazioni del potere di acquisto della lira. Le variazioni in aumento del canone non possono essere superiori al 75 per cento di quelle, accertate dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai contratti di locazione stagionale .
In mancanza di accordo tra le parti, circa quali modalità debbano essere applicate in caso di indice ISTAT negativo, il canone si ridurrà nella misura pari al 75% della variazione ISTAT.
Pertanto la risposta al quesito dipende da quali accordi sono stati inseriti dalle parti.